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Paola Morganti

Lezioni di Pianoforte a Firenze

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Paola Morganti

Lezioni di Pianoforte a Firenze

  • Nata a Firenze , ha iniziato giovanissima lo studio del pianoforte con Roberta Peri. Nel 1991 si è diplomata presso l’Istituto “ R. Franci “ di Siena sotto la guida di Lucia Passaglia di cui ha quindi seguito i corsi di Macerata, Ascoli e un Master a Firenze su tutta l’opera pianistica di Claude Debussy. Ha inoltre partecipato a un seminario di Jorg Demus sul “ Clavicembalo ben Temperato “ di J.S: Bach presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Successivamente ha continuato gli studi perfezionandosi sotto la guida di Daniel Rivera e Marco Rapetti.
    E’ da molti anni impegnata in un’intensa attività didattica. Svariati suoi allievi si sono imposti in concorsi solistici e da camera ed hanno sostenuto e brillantemente superato esami di compimento inferiore, compimento medio e diploma di pianoforte al Conservatorio “ Luigi Cherubini “ di Firenze, e presso l’Istituto “ R. Franci “ di Siena. Da alcuni anni segue e prepara allievi per sostenere esami all’associazione inglese ABRSM.
    Ha suonato in più formazioni ma da alcuni anni suona stabilmente con Emilio Di Stefano primo violino del Maggio col quale si dedica al repertorio da lei preferito nella musica da camera nella formazione pianoforte e violino.

    Approccio al pianoforte

    Come in ogni altra disciplina, nello studio del pianoforte, a qualsiasi età, è indispensabile una fase di alfabetizzazione, che nel caso in questione, consiste essenzialmente nella lettura. Solo la capacità di leggere un brano, ovviamente, offre la possibilità di suonarlo, evitando i limiti di una esecuzione ad orecchio, qualsiasi sia il livello dell’esecutore.
    Saper leggere la musica ed avere un buon orecchio pone la persona in condizioni ottimali per lo studio dello strumento.
    Pertanto la lettura è il primo argomento che affronto con tutti coloro che si affidano a me per coltivare la passione della musica e del pianoforte in particolare.
    Con i piccoli allievi propongo metodi divertenti, piccoli giochi che portano a poco a poco ad imparare le note, avvalendomi anche di figure colorate che ne colgano l'attenzione. Di pari passo spiego come è strutturata la tastiera per fare in modo che quanto imparato, sia immediatamente sottoposto a verifica e assimilato.
    Ai bambini spiego la differenza tra l'alto (acuto) e basso (grave), insegno a individuare il gruppo dei tre tasti bianchi e dei due neri, cominciando a dare loro un nome. Proseguo con la postura al pianoforte, la posizione della mano e delle dita sulla tastiera, cercando l’approccio allo strumento il più naturale possibile. Supportata da un metodo semplice, ma che presenta subito la chiave di violino e la chiave di basso, con l'impegno di entrambi le mani, da subito comincio a far suonare piccoli brani che presentano in modo semplice la scrittura musicale (legato, staccato, punto di valore, legatura di frase e legatura di valore etc.).
    Solo dopo aver acquisito le basi necessarie, passo a piccole composizioni scritte a scopo didattico, che includono anche brani di compositori importanti come Bach, Schumann, Schubert, Mozart.
    Dopo poche lezioni, introduco lo studio delle scale importanti, non solo per l'aspetto tecnico ma anche per introdurre lo studio del sistema tonale. Ritengo molto importante partire presto con la lettura a prima vista: per questo uso un metodo sperimentato molto graduale, in grado di portare ogni allievo in breve alla soddisfazione di suonare un breve brano, un poco più facile del suo livello, senza uno studio preliminare.

    per bambini fino a 10 anni

    Introdotto come un gioco e attraverso il divertimento il bambino "esplorerà" il pianoforte cercando di stimolarne la naturale curiosità.
    Inizialmente viene permessa una conoscenza dello strumento più libera attraverso la diretta sperimentazione dei meccanismi della produzione del suono e le caratteristiche dello strumento (timbri, dinamiche, effetti particolari, pedale ...)

    per bambini dai 10 ai 16 anni

    L'approccio è sempre di conoscenza dello strumento, delle sue caratteristiche e della sua struttura, comincia con l aconoscenza della tastiera, della lettura delle note, del pentagramma, delle chiavi, con l'ascolto di brani musicali e col supporto di testi che per i più giovani sono divertenti e stimolanti.

    Per gli adulti principianti

    Iniziando da una semplice alfabetizzazione dello studente, lo stesso sarà invitato a chiarire le proprie aspettative e insieme all'insegnante formulare un piano di lavoro per il percorso di studi.

    Per gli adulti che hanno interrotto gli studi

    Sarà compito dell'insegnante aiutare l'interessato a riprendere quello che è stato lasciato sempre tenendo conto delle personali aspettative e delle proprie preferenze di chi vuol riprendere a suonare.
    Preparata anche per seguire studenti che sono intenzionati a prepararsi per gli esami di pianoforte di Stato al Conservatorio di tutte le età tenendo conto delle nuove normative che regolano il Conservatorio ( vecchio e nuovo ordinamento ).
    Tiene anche lezioni per pianoforte a quattro mani, pianoforte e violino, per gruppi già formati o per quegli studenti che desiderano fare musica d'insieme avendo lei stessa suonato in queste formazioni per molto tempo e avendo dato concerti.
    Saranno anche proposte musice di vario genere non solo classiche ma anche moderne. Ha inoltre creato formazioni di duo che hanno vinto concorsi in questa particolare formazione.

  • diploma
  • san giminiano

    “Concerto Strumentale ”

    Giovedi 7 Settembre ore 21.00

    Chiesa di San Jacopo al Tempio

    Via Folgore da San Gimignano – San Gimignano (Si)

    Programma

    Lucien Capet (1873 – 1928 ) Aria op. 5 per viola, violino e pianoforte

    Ignaz Lachner (1807 –1895) Trio op. 45 per violino, viola e pianoforte

    Allegro moderato
    Andante
    Allegretto
    Finale

     

    Violino : Emilio Di Stefano
    Viola: Dézi Herber
    Pianoforte : Paola Morganti

    sponsor

  • Nata a Firenze, ha iniziato giovanissima lo studio del pianoforte con Roberta Peri. Nel 1991 si è diplomata presso l'istituto "R. Franci" di Siena sotto la guida di Lucia Passaglia di cui ha quindi seguito i corsi di Macerata, Ascoli e un Master a Firenze su tutta l'opera pianistica di C. Debussy. Ha inoltre partecipato a un seminario di J. Demus sul "Clavicembalo ben Temprato" di J.S.Bach presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Successivamente ha continuato gli studi perfezionandosi sotto la guida di Daniel Rivera e Marco Rapetti. Vincitrice del Primo Premio "Città di Grottole", svolge attività concertistica in gruppi da camera collaborando con musicisti quali P. Crispo, G. Ballini e P. Mencarelli.

    E' da molti anni impegnata in un intensa attività didattica.
    Svariati suoi allievi si sono imposti in concorsi solistici e da camera quali: Città di Asti, Città di Chieti, Città di Torre Orsaia, F.I.D.A.P.A. di Pisa, Muzio-Kawai Clementi di Firenze, Città di Alberga, Giulio Rospigliosi, Riviera della Versilia, Concorso "L. van Beethoven", Città di Camaiore, Mascia Masin di San Gemini, etc.
    Sotto la sua guida vari allievi hanno sostenuto e brillantemente superato esami di compimento inferiore, compimento medio e diploma di pianoforte al Conservatorio "L. Cherubini" di firenze e presso l'istituto "R. Franci" di Siena. Nel 1989 ha tenuto corsi di musica nelle scuole elementari statali : Vittorio da Feltre e ex Fanti c/o la scuola De Amicis.

    Nel 1996 ha fatto parte come membro aggregato per la materia di musica agli esami di maturità presso l'Istituto Professionale di Stato "Elsa Morante".
    Paola Morganti insegna privatamente nei pressi di Via del Barco (Zona Novoli) le lezioni individuali e di musica d'insieme hanno tutte la durata minima di 60 minuti di cui il prezzo rimane invariato. E' possibile fare lezioni anche di durata superiore ai 60 minuti quindi il prezzo viene concordato con l'insegnante. Ogni lezione viene saldata alla fine della stessa.

  • Vi sarà sicuramente capitato di non provare particolare interesse nello studio e nell’esecuzione delle scale e forse vi sarà pesato suonarle su richiesta dell’insegnante durante la lezione. Le scale non sono una successione di tonalità da imparare a memoria senza un nesso tra le une e le altre, ma hanno una funzione molto importante nello studio della musica tonale in generale ma anche del vostro strumento.

    Ma per quali motivi lo studio delle scale è ritenuto così indispensabile per la vostra formazione di musicisti?

    Personalmente ho sempre ritenuto lo studio delle scale fondamentali per due motivi, con esse infatti è possibile:

    • muovere i primi passi nel sistema tonale (cosa fondamentale per non rendere l’esecuzione di un brano una inconsapevole, se pur bella, sequenza di note)
    • approfondire le difficoltà tecniche tipiche dello strumento.

    Per superare le difficoltà iniziale a memorizzare le scale, è utile far riferimento all’ordine delle alterazioni che compaiono nell’armatura di chiave (insieme delle alterazioni scritto all’inizio di ogni rigo musicale subito dopo la chiave): per i diesis la successione da memorizzare è: fa do sol re la mi si, e per i bemolli al contrario: si mi la re sol do fa. Seguono questo ordine : per i diesis fa do sol re la mi si e per i bemolli il contrario : si mi la re sol do fa.

    Do maggiore e  la minore non hanno nessuna alterazione nell' armatura di chiave .

    In particolare, la successione in ordine crescente è la seguente:

    • sol maggiore ha fa diesis nell'armatura di  chiave e  la sua relativa minore è mi minore ;
    • re maggiore ha fa e do diesis nell'armatura di chiave e  la sua relativa minore è  si minore ;
    • la maggiore ha fa, do e sol diesis nell'armatura di  chiave e  la sua relativa minore è fa diesis  minore;
    • mi maggiore ha fa, do, sol e re diesis nell'armatura di  chiave e la sua relativa minore è do diesi minore e così via ……

    Andiamo avanti. Nel nostro sistema tonale abbiamo i modi maggiori e minori. Certamente è difficile descriverne sulla carta le differenze, che sono importanti e riescono a dare un senso molto diverso a una composizione.

    La scelta della tonalità contribuisce, con la scelta del modo, a definire il senso, il carattere della composizione. Infatti ogni tonalità è diversa dall’altra anche se dello stesso modo. Hanno sfumature, tinte diverse le une dalle altre, tanto che i compositori avevano le loro preferite (ad esempio: Bach sembra che preferisse do maggiore, tante opere di Beethoven sono in do minore, la minore e talvolta la maggiore, erano per Mozart le tonalità scelte per descrivere stati d'animo come sconforto e lutto. In definitiva possiamo dire che ogni tonalità ha una sua caratteristica che non sfugge al gusto del compositore, e dobbiamo abbandonare l’idea che siano tutte uguali.

    Si usa la definizione di relativa minore per indicare la scala che ha la stessa armatura di chiave della sua maggiore e si trova una terza minore salendo.

    Le scale minori non hanno la sensibile, a differenza di quelle maggiori, per il modo in cui sono strutturate.

    Esse sono:

    • naturali (ascendenti e discendenti suonate con le sole alterazioni in chiave)
    • armoniche (ascendenti e discendenti con il settimo grado innalzato)
    • melodiche (ascendenti con il sesto ed il settimo grado innalzato; discendenti con le sole alterazioni in chiave come per la scala naturale)

    Tutto questo è bene saperlo perché, quando andiamo a suonare un brano, la prima cosa da capire è quale sia la tonalità di appartenenza scelta dal compositore. Come fare? Facciamo un esempio: vediamo un solo diesis nell’armatura di chiave: può essere o sol maggiore o mi minore. Intanto ci dobbiamo ricordare che ogni fa nel brano sarà diesis, a meno che non troviamo un bequadro che lo annulla. Vediamo che fa diesis risolve sempre su sol. All’inizio del brano troviamo le note dell’accordo della triade (accordo di tre suoni formato da due intervalli di terza sovrapposti) di sol maggiore (sol, si, re); alla fine troviamo l’accordo di sol. Troviamo piccole scale di sol, arpeggi e modulazioni (cambi di tonalità) a mi minore, a re maggiore o a si minore (tutte tonalità vicine a sol maggiore). A questo punto abbiamo la certezza che la tonalità è sol maggiore. Con questa consapevolezza possiamo avere una lettura facilitata e una consapevolezza diversa, e possiamo evitare l’errore più tipico e doloroso per l’orecchio, legato all’esecuzione di note che non rispettano l’armatura di chiave. Suonare la scala o l’accordo di appartenenza prima di cominciare un brano aiuta a tenere a mente tutte queste cose.

    Se poi il brano è in minore riusciamo a riconoscerlo proprio perché nella scrittura troviamo spesso la sensibile e la riconosciamo perché è aggiunta. Se ad esempio la tonalità è re minore troviamo do diesis piuttosto spesso e questo ci aiuta a definire la tonalità di appartenenza. Come per le tonalità maggiori è importante guardare se il brano comincia con note che fanno parte della triade di re minore (re, fa, la) e se finisce con l’accordo di re. Così ogni volta sarà più facile ricordare perché stiamo suonando do diesis e si bemolle in chiave.

    L’altro buon motivo per lo studio delle scale è legato all’aspetto tecnico; con esse si impara a legare bene le note, procedendo per grado, con durata uguale per tutte, senza fermate (e ben intonate per chi suona uno strumento a suono non fisso). Le scale offrono l’opportunità molto importante di impostare le mani sulla tastiera e fare il passaggio del pollice (se siamo pianisti), sciogliere e scaldare le dita (se ne abbiamo bisogno), migliorare la nostra tecnica, imparando ad essere più veloci in modo graduale. Ripetendole incidiamo nella nostra memoria le molte tonalità che andremo a suonare nei brani da noi preferiti e ci aiuteranno a suonarli meglio. Avremo gettato le basi per studiare l’armonia e per capire meglio la musica che stiamo suonando, e potremo rendere le esecuzioni molto più consapevoli e sicure.

    Buono studio!

 

Cosa Dicono di Lei

  • Anche io sono una insegnante di musica, soprattutto di solfeggio, diplomata in pianoforte e laureata in Lettere con indirizzo Storia della musica, ma devo ringraziare la mia amica Paola per i suoi preziosi, competenti e utili consigli poichè affiancandomi nella preparazione tecnica e  interpretativa di alcuni allievi da me seguiti, ha permesso il conseguimento di una preparazione di altissima qualità che ha determinato la loro vittoria in numerosi concorsi pianistici nazionali.

  • elena scaltrittiMi sono avvicinata allo studio del pianoforte in età adulta, a quasi 40 anni. Insegnare a suonare il pianoforte a persone adulte è una sfida e un impegno che richiede doti particolari di cui Paola è pienamente dotata. Nei cinque anni scorsi Paola mi ha guidata nello studio del pianoforte sapendo dosare e infondere  motivazione allo studio, supporto nei momenti di frustrazione e stimolandomi a oltrepassare i miei timori e limiti con disciplina e serietà nel metodo di insegnamento. Paola riesce ad insegnare grande precisione tecnica ma allo stesso tempo sviluppa l’espressività dei propri allievi. La sua passione e dedizione si mostra anche nelle serate musicali che Paola organizza presso il proprio studio e che hanno dato a noi allievi adulti l’occasione per confrontarci e impratichirci nel suonare davanti a un piccolo pubblico e hanno formato una comunità che condivide questa passione.

  • francesca mirarchiCosa cerchiamo in un insegnante di pianoforte? Competenza, passione, capacità di trasmettere idee e intenzioni. Cerchiamo professionalità, coinvolgimento e sostegno. Cerchiamo un musicista brillante che abbia, però, anche la vocazione all'insegnamento. Paola Morganti è tutto questo. E' un ottima pianista e una donna piena di slancio e passione. Insegna amorevolmente anche ai più piccoli. tenendo sempre di vista gli obbiettivi da raggiungere. Non conosce il significato della parola "superficialità". Ogni frase, ogni sfumatura musicale viene curata nel dettaglio, tenendo sempre presente il senso generale del pezzo, la sua interezza, il suo significato complessivo. Mette tutto il cuore in ogni cosa che fa e non ci sarà mai un allievo di serie B o una lezione meno importante. E0 un ottima motivatrice ed è la persona che mi ha tirato musicalmente su dagli 8 ai 20 anni, facendomi vincere concorsi Nazionali e rendendomi la musicista e l'insegnante che sono oggi. Le devo davvero molto e le voglio un gran bene.

  • Paola è stata la mia insegnante di pianoforte per diversi anni, fino a quando tra impegni scolastici crescenti e la mia "poca voglia" di studiare ho smesso di prendere lezioni e non ci siamo più visti. Adesso posso solo ringraziare "la magia" di facebook che ci ha permesso di ritrovarci e dal quale sono approdato su questo sito.
    Così nella galleria delle immagini mi sono rivisto in una foto del 1992 alla chiesa di Fontelucente e ho scoperto che la foto è stata persino inclusa in un libro. E poi sono finito nella sezione "filmati" e mi sono rivisto quattordicenne a suonare du brevi brani in un saggio del 1992. L'assurdo è che non mi ricordavo neanche di averli mai suonati quei pezzi e in un momento mi è tornato tutto in mente ( compreso quanti capeli avevo).
    Perchè se devo dirla tutta io "odiavo" studiare pianoforte, e Paola, perdonami per essere stato uno dei "migliori peggiori allievi" che la storia possa ricordare e grazie per la tua infinita pazienza e gentilezza. In fondo non odiavo affatto lo strumento e sopratutto non odiavo imparare a suonare la musica. Come tutti i ragazzini odiavo tutto ciò che mi veniva imposto e che seulava dal giocare, guardare la tv o semplicemente fare quello che mi pareva. Così finiva sempre che tra una lezione e l'altra facevo poco e nulla... Il solfeggio, i nuovi spartiti da leggere... sicuramengte se mi fossi impegnato anche un briciolo in più avrei potuto ottenere risultati migliori, ma nonostante questo, anche negli anni successivi, ogni volta che mi sono seduto davanti alla tasitera e ho potuto mettere in fila qualche nota per suonare anche solo il pezzo dance tamarro ceh mi piaceva in quel periodo o anche adesso che il pianoforte è al solito posto solo un po' più scordato e impolverato e io passo le serate a strimpellare qualche accordo con la chitarra, tutto quello che riesco a fare è per merito delle cose che mi ha insegnato lei...
    Così sono da due giorni in un ostato di piacevole malinconia, immerso nei ricordi... e mi ritornano in mente le parole del buon Morgan ai tempi dei Bluvertigo:
    "... ho studiato come tutti, perchè mi avevano costretto... non capivo la ragione, ma ora ti ringrazio..."

  • Paola è stata, ed è, per me un punto di riferimento importante ed irrinunciabile nel mio percorso di studio della musica e del pianoforte in particolare. E' una persona professionalmente competente, una ottima pianista ed una persona molto sensibile in grado di trasmettere le proprie conoscenze e la propria spiccata musicalità agli allievi qualunque sia il loro livello.
    La mia esperienza con lei è stata e continua ad essere molto positiva poichè Paola ha sempre saputo offrirmi validi spunti e suggerimenti per progredire in quest'arte e saperla amare. La sua dedizione e passione assoluta per la musica l'ha condotta negli anni a proporre agli allievi l'opportunità di suonare in pubblico dando a ciascuno la possibilità di esprimere i propri sforzi ed i propri progressi e creando così un ambiente dove si "fa" musica e dove la musica è condivisa tra appassionati di qualsiasi livello. Capire che ciascun allievo, oltre lo studio individuale, debba costantemente e frequentemente condividere un proprio repertorio con altri, vuol dire aver capito in pieno che cosa è veramente la musica ed il suo insegnamento. E questo Paola l'ha capito benissimo. Questa opportunità rimane, con le sue indubbie qualità didattico-pedagogiche, uno dei punti di forza del suo insegnamento che mi ha fatto rimanere da molto tempo un affezionato suo allievo. Un grazie grandissimo da parte mia.

  • Paola Morganti, che ho avuto il piacere di avere come allieva per diversi anni, è una musicista di grande intelligenza e sensibilità, oltreché di adamantina serietà. La sua lunga esperienza e il suo innato istinto pedagogico la rendono un0insegnante ideale soprattutto per i più piccoli, ai quali sa trasemttere nozioni e competenze in modo coinvolgente, mai svincolato dalla dimensione ludica. La raccomanderei caldamente a tutti coloro che vogliono affrontare lo studio della musica e del pianoforte (o vogliono farlo affrontare ai propri figli).

  • Commento su Paola Morganti, cuii mi unisce un ventennale rapporto di amicizia e collaborazione professionale, è stata insostituibile punto di riferimento nel perfezionamento di molti miei allievi di pianoforte. Profonda conoscitrice del repertorio pianistico propedeutico e didattico, interviene con competenza su ogni fattore di correttezza esecutiva quanto a posizione della mano, peso muscolare, diteggiatura. Spaziando in ogni settore della letteratura strumentale sa proporre, a seconda dell'età e delle caratteristiche personali degli allievi, i brani più adatti ad esaltarne le doti già presenti e a svilupparne i lati eventualmente più carenti. Assai attenta nella cura degli aspetti sia tecnici che terpretativi, sa avvicinare i più adulti verso la preparazione di esami in Conservatorio fino al conseguimento del diploma e di brillanti esiti in concorsi nazionali ed internazionali. Sono spesso intervenuta ai saggi collettivi dei suoi allievi, che ho sempre trovato di ottimo livello qualitativo. L'ho seguita nelle sue parallele attvità di pianista solista o in piccole formazioni vocali e strumentali apprenzdone le doti di bella ed accurata tecnica nonché di sensibile ed appropriato gusto interpretativo. Aprrezzo Paola per la passione che pone nel trasmettere l'amore e il rispetto per la cultura musicale organizzando anche progetti di ampio respiro per i giovani nelle scuole.

  • Conosco Paola Morganti da molti anni.
    È stata l’insegnante di pianoforte di mia figlia dall’età di 10 anni ed è stata per lei una figura carismatica per la grande competenza professionale, per la sua autorevolezza, ma anche per la sua capacità di entrare in una profonda relazione empatica, comprendendone gli stati emotivi e i bisogni durante il periodo dell’adolescenza.
    Mai severa o coercitiva, ha saputo valorizzare le qualità dell’allieva, stimolando la sua passione per lo strumento e per la musica in generale e costruendo modelli e programmi di studio personalizzati, capaci di soddisfare pienamente i suoi obiettivi.
    Paola è ancora un riferimento importante per mia figlia, una grande amica per me, una bellissima persona

  • Ho cominciato la mia esperienza musicale con Paola. Ho iniziato a suonare il pianoforte con lei quattro anni fa e da lì ho capito che avrei continuato questo viaggio insieme a lei. Ho imparato davvero tante cose iniziando dalle basi : all’inizio abbiamo “ giocato e scherzato “ con lo strumento suonando brani semplici e divertenti che mi hanno portato ad un livello molto più alto che non avrei mai pensato di raggiungere durante questo periodo. Paola mi è stata sempre vicina, anche nei momenti in cui ho avuto degli alti e bassi, ha saputo cogliere l’attimo facendomi tornare dove avevo lasciato, facendomi scegliere quello che a me piaceva suonare.
    In questi anni ho imparato molte cose che non mi sarei mai aspettata, tra cui alcun frasi che mi dice ancora oggi, come “ andare avanti sempre e comunque “ e “ non fermarsi mai anche quando sai di aver sbagliato “…. Sono cose che mi ricorderò per tutta la vita ! Non solo ho imparato a mettere le mani sulla tastiera e a distinguere una nota dall’altra ma anche a capire tutta la parte di teoria che poteva esprimere quel brano musicale : l’intensità, l’andamento ritmico del brano e soprattutto lo studio delle scale …. Paola è una brava insegnante : attenta, simpatica, severa per certi aspetti ma che non si arrabbia mai …… insomma, è l’insegnante che tutti vorrebbero ! Inoltre durante questo percorso ho conosciuto tante persone che sono molto simpatiche ….. a volte, anche se faccio lezioni private, mi sembra di stare in una piccola famiglia. Questa esperienza è stata molto importante per me e spero che un giorno possa avere l’occasione di portare avanti il mio piccolo ma grande successo.

  • michela de lucaLo studio del pianoforte era un sogno che risaliva all'infanzia e quando, "da grande", ho deciso che avrei potuto provare a realizzarlo, ho trovato in Paola Morganti un'insegnante che non solo mi ha incoraggiato, pur non nascondendomi le difficoltà, ma ha saputo infondermi nuova fiducia, quando questa vacillava, per andare avanti in questa bellissima e impegnativa disciplina. Paola tiene le sue lezioni con rigore e professionalità e, allo stesso tempo, riesce a stabilire la giusta empatia con gli allievi, senza la quale qualsiasi didattica è debole..Studiare pianoforte, al di là dell'apprendimento della tecnica, significa accostarsi al mondo "altro" e misterioso della musica attraversi uno degli strumenti più affascinanti e completi in cui si possa declinare il suo linguaggio. Sono e sarò sempre grata alla mia Maestra Paola per come  mi sta accompagnando e guidando  in questo affascinante percorso

  • paola pepeBasta solo una parola per descrivere Paola: Fantastica. Perchè, davvero, è un'insegnante fantastica. Riesce a farti appassionare al pianoforte e alla musica in generale facendoti apprendere anche cose molto complesse (che talvolta potrebbero addirittura risultare noiose) in un modo professionale e preciso ma allo stesso tempo facilmente comprensibile, e ho potuto constatare che ci riesce benissimo sia con gli allievi adulti che con quelli più piccini. Sono sua allieva ormai da dieci anni, e posso dire che oltre ad essere professionale e molto competente in tutti i generi (con lei ho avuto modo in passato di fare anche musica d'insieme con una mia amica che suonava la batteria e il suo insegnante, allargando quindi il mio repertorio jazz e moderno) è anche una persona splendida, buona come poche, che ti fa sentire a casa ogni volta che vai da lei, e su cui puoi contare per tutto. Se amo così tanto il pianoforte - tanto da non lasciarlo neanche quando ho iniziato l'università in un altra città - è merito suo che mi ha insegnato la gioia di suonarlo, dandomi sempre preziosi consigli su come migliorarmi... penso che non potrò mai ringraziarla abbastanza!

    Paola Pepe

  • Sono una ragazza di 33 anni ed insegno pianoforte. Insegnare è un qualcosa che non mi sarei mai augurata di fare fin da piccola... suonare in orchestra, fare la psicologa, la criminologa e persino l'austronauta, ma non l'insegnante per carità!!! Insegnare richiede tante doci che io non ritrovavo in me, quali pazienza, diplomazia, umiltà, polso. E anche adesso che insegno regolarmente non ho la presunzione di pensare che tutto dipenda da me. Ho avuto anche io il mio stuolo di insegnanti, non c'è che dire e ognuno mi ha lasciato qualcosa, ma solo con Paola ho imparato a suonare... a suonare davvero, intendo. Sono approdata a lei dopo quasi dieci anni di conservatorio... 10 ANNI !!! e non sapevo minimamente cosa fosse la tecnica pianistica, non sapvo sfruttare le mie potenzialità e questa ragazza mi ha aperto un mondo che inizialmente non ho capito, ma che a lungo andare è stato per me una rivelazione. Gran parte di ciò che io "propino" ai miei poveri allievi viende da Paola e solo da lei. Lei mi ha insegnato la vera disciplina, senza per questo fare a meno di qualche sana battuta (qualcuna memorabile, ma irripetibile). Ha sempre saputo valorizzare le mie doti naturali scegliendo brani musicali che però mi stimolassero a migliorare i miei punti deboli, ma senza mai oltrepassare i miei limiti; è infatti mia convinzione che non tutti sono in grado di suonare tutto, sfatando questo mito, per carità!!! Purtroppo il pensiero comune è che il musicista sia un essere superiore al resto dell'umanità solo per il fatto di saper suonare... ridicolo!!! Inoltre Dio renda merito a Paola per avermi fatto appassionare a Bach !!! Ora forse non tutti voi conoscono tale autore, ma credetemi, il signor J.S.Bach può davvero essere una palla mortale se non lo si capisce! A parte gli scherzi, voglio ringraziare Paola anche per tutte le torte, tè e caffè che mi ha offerto prima di ogni lezione, era un momento per me molto rassicurante, voleva essere come un dire "puoi venire da me in qualsiasi momento, io sono qui per te". Ed era tutto vero, autentico. Davvero penso che poche persone hanno il dono di saper davvero "accogliere" chi sta loro di fronte. Grazie. Immensamente Grazie.

Paola Morganti in duo - Mozart : sonata per violino e pianoforte terzo movimento da Sonata KV 454 terzo movimento Allegretto

Paola Morganti in duo - Piazzolla : Oblivion

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ABRSM

abrsm logoPer chi fosse interessato Paola Morganti prepara anche per gli esami che si possono sostenere all'Associazione Inglese ABRSM (vedi il sito per maggiori info)

che rilascia un diploma di strumento riconosciuto a livello internazionale.
Gli esami prima del diploma sono di otto livelli graduali, si possono sostenere nella propria città alla presenza di un esaminatore inglese senza limiti di età.

Chiunque può presentarsi agli esami purchè abbia una adeguata preparazione. A livello didattico sono molto utili per concretizzare lo studio del pianoforte, per dare uno stimolo al raggiungimento di un traguardo e per sentirsi gratificati.

Esami preparati da Paola Morganti

  • ABRSM - Pratica Pianoforte

    Distinction : 18

    Periodo Nominativo Grado Voto
    Novembre 2013 Monica Petrini Grado 6 133
    Dicembre 2012 Tania Gorina Grado 2 145
    Dicembre 2012 Francesco Sabatini Grado 2 133
    Giugno 2012 Paola Pepe Grado 4 143
    Giugno 2012 Marco Lamponi Grado 5 139
    Giugno 2012 Alessandro Di Giuseppe Grado 1 139
    Giugno 2012 Cinzia Wu Grado 3 134
    Giugno 2012 Lucrezia Quadri Grado 2 132
    Giugno 2012 Laura Tommasone Grado 3 126
    Giugno 2012 Alessandro Di Giuseppe Grado 2 136
    Giugno 2011 Laura Tommasone Grado 1 137
    Giugno 2011 Marco Lamponi Grado 3 135
    Giugno 2011 Elena Scaltritti Grado 1 134
    Giugno 2011 Alessandro Contrino Grado 2 130
    Giugno 2011 Cinzia Wu Grado 1 144
    Giugno 2011 Paola Pepe Grado 2 144
    Giugno 2011 Monica Petrini Grado 3 135
    Giugno 2011 Tatiana Gorina Grado 1 132

    Merit : 6

    Periodo Nominativo Grado Voto
    Giugno 2015 Elena Scaltritti Grado 4 128
    Luglio 2013 Elena Scaltriti Grado 3 127
    Giugno 2013 Marco Lamponi Grado 6 123
    Giugno 2013 Alessandro Di Giuseppe Grado 3 122
    Giugno 2012 Elena Scaltriti Grado 3 127
    Giugno 2012 Monica Petrini Grado 5 124

    Passed : 3

    Periodo Nominativo Grado Voto
    Dicembre 2015 Monica Petrini Grado 7 115
    Giugno 2014 Tatiana Gorina Grado 3 116
    Giugno 2012 Elena Scaltriti Grado 2 116
  • ABRSM - Teoria

    Periodo Nominativo Grado Voto
    2011 Laura Tommasone Grado 1 98/100
    2011 Laura Tommasone Grado 2 96/100
    2011 Marco Lamponi Grado 3 96/100
    2011 Marco Lamponi Grado 5 98/100
    2011 Elena Scaltritti Grado 1 97/100
    2011 Alessandro Contrito Grado 2 100/100
    2011 Cinzia Wu Grado 1 100/100
    2011 Cinzia Wu Grado 2 100/100
    2011 Paola Pepe Grado 1 100/100
    2011 Paola Pepe Grado 2 100/100
    2011 Alessandro Di Giuseppe Grado 2 98/100
    2011 Lucrezia Quadri Grado 1 95/100
    2011 Giulia Maiocchi Grado 1 100/100
    2011 Francesco Sabatini Grado 1 98/100
    2011 Martina Lotti Grado 1 100/100
    2011 Martina Lotti Grado 2 100/100
    2012 Laura Tommasone Grado 3 98/100
    2012 Elena Scaltritti Grado 3 97/100
    2012 Elena Scaltritti Grado 4 97/100
    2012 Alessandro Contrino Grado 3 93/100
    2012 Cinzia Wu Grado 3 97/100
    2012 Alessandro Di Giuseppe Grado 3 98/100
    2012 Lucrezia Quadri Grado 2 99/100
    2012 Martina Lotti Grado 3 92/100
    2012 Pierangelo Sacchi Grado 2 98/100
    2012 Giampaolo Cansani Grado 1 91/100
    2012 Pietro Santoro Grado 1 90/100
    2012 Margherita Santoro Grado 1 98/100
    2012 Alessandra Conti Grado 1 89/100
    2012 Francesco Sabatini Grado 2 99/100
    2013 Martina Speziale Grado 2 94/100
    2014 Martina Lotti Grado 5 /100
    2016 Lorenzo Stefano Grado 3 97/100